Sala UT UNUM SINT

Sala UT UNUM SINT

Grazie all’intuizione e alla lungimiranza di San Giovanni Paolo II e all’enciclica sull’ecumenismo “Ut Unum Sint”, alle sinergie fra l’Ordine del Santissimo Salvatore e il cofondatore della Comunità di Taizé, il monaco svizzero Max Thurian, amico dell’Ordine, nel 1966 è stato fondato il centro “Ut Unum Sint” struttura che l’Ordine mette a disposizione della diocesi per incontri di formazione (spirituale, biblica, teologica, pastorale ecc.) e di preghiere con attenzione particolare all’impegno ecumenico della Chiesa.

In questo contesto il centro organizza ed offre le sue proposte ma, offre anche spazi a chi nello spirito descritto vorrà usufruire della struttura disponibile.

La preghiera per l’unità dei cristiani nel corpo di Cristo trova la sua risposta per un impegno sempre più grande nel cammino ecumenico sorretto dalla preghiera sacerdotale di Gesù.

A titolo esemplificativo, si cita che negli anni sono stati organizzati diversi cicli di incontri, su figure quali Monsignor Bacciarini, Santa Madre Elisabetta, Max Thurian, Edith Stein, le donne nel Vangelo, le Madri della Chiesa, corsi biblici, etc.

Nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in collaborazione con l’Associazione biblica e le diverse Chiese cristiane è stato organizzato (nel 2007) un incontro sul “primato petrino”. Da parte cattolica fu presente Monsignor Buzzi, il Prof. Radu Preda quale rappresentante ortodosso e il pastore Paolo Ricca della Chiesa valdese. È stato un momento di confronto fraterno e aperto nel cammino dell’unità.

I nostri cicli di conferenze si svolgono preferibilmente nei periodi liturgici dell’Avvento e della Quaresima per offrire momenti di riflessione. Il Centro è molto apprezzato per gli incontri biblici e culturali con grande richiamo cittadino. La sala “Ut Unum Sint” ha accolto, per esempio, tre incontri con il tema “grandi cristiani di ieri e di oggi” che hanno presentato le figure di Oscar Cullmann, di Don Carlo Gnocchi e di Charles de Foucauld.

La sala “Ut Unum Sint” è inoltre frequentata da altri gruppi della Diocesi, Gruppi vocazionali, direttori dei seminari della Svizzera, ritiri spirituali europei, incontri Universitari di altre realtà locali che da diverse parti del mondo.

L’unità é il carisma delle suore brigidine, “chiamate da diverse nazioni, ma tutte unite in un corpo solo e in un’anima sola”, scriveva Madre Elisabetta.

Unità come vita comunitaria e come programma di pace: fra gli uomini, i popoli, le nazioni. Ovunque. Come impegno ecumenico: preghiera, studio, seminari, incontri, dialogo. Unità come accoglienza, traducendo il carisma dell’ospitalità.