Santa Brigida

Santa Brigida

BRIGIDA: sposa e madre felice di una famiglia numerosa

Brigida (nell’etimologia gotica significa “luminosa”) nacque nel 1302. Suo padre Birger era governatore della regione dell’Upland. Sembra che abbia avuto la prima visione all’età di 12 anni.

Secondo l’uso del tempo anche Brigida fu data in sposa giovanissima: aveva solo 14 anni. Dal suo matrimonio con Ulf Gudmarsson nacquero ben otto figli: quattro maschi e quattro femmine. Anche se gli storici raccomandano di non esagerare l’influsso di Brigida su Ulf, tuttavia sembra che il loro matrimonio fu non solo felice ma anche sempre alla luce di Dio.

Brigida fu anche apprezzata per le sue doti pedagogiche. Queste le espresse prima nel servizio a corte come governante di Bianca, la giovane sposa del re Magnus Eriksson, e poi durante tutta la sua vita come madre ed educatrice sapiente e tenera dei suoi otto figli. Non a caso una delle sue figlie è diventata Santa Caterina di Svezia.

Nel 1341 Brigida intraprese insieme al marito Ulf un lungo pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Un pellegrinaggio che le fece attraversare l’Europa, da nord a sud, facendole prendere coscienza anche della situazione della Chiesa divisa, con il Papa che risiedeva ad Avignone. Al ritorno Ulf si ammalò gravemente fino a morire il 12 febbraio del 1344 in un monastero cistercense da Alvastra.

È da questo momento doloroso della perdita del marito che Brigida incominciò la sua seconda parte della vita. Ritornata in Svezia, rinunciò a tutti i suoi beni conducendo una vita di penitenza e preghiera in una casa monastica. Proprio qui cominciarono le prime rivelazioni, della cui autenticità testimoniarono i suoi confessori e direttori spirituali a cui Brigida obbedì sempre.

Proprio durante questi anni di intensa contemplazione e preghiera, attraverso queste rivelazioni Dio le faceva capire la sua missione. Dalla contemplazione autentica di Dio e della sua gloria, fu chiamata all’azione per Dio e per il suo regno. Nel 1349 accompagnata dai suoi confessori e dalla figlia Caterina Brigida partì per Roma lasciando per sempre la Svezia e divenendo “romana” di adozione. Clemente VI il Papa di allora scrisse: “Il trasferimento in Italia costituì una tappa decisiva per l’allargamento non solo geografico e culturale, ma soprattutto spirituale della mente e del cuore di Brigida”.

Alla base dell’esperienza spirituale di Brigida vi è l’unione mistica. Brigida si definiva lei stessa “Sposa di Cristo” e ha descritto con parole appassionate la dolcezza ineffabile che a lei procurava questa unione. Il suo principale desiderio consisteva “nell’amare Dio con tutto il cuore…nella negazione di sè e della propria volontà”. Questa fusione amorosa della volontà trovava la ricompensa nella singolare grazia dello spirito dell’estasi mistica.

L’opera mistica di Brigida va sotto il nome di “Revelationes”. Fu redatta in svedese e tradotta in latino. Il contenuto è estremamente vario. Talvolta la rivelazione si presenta sotto forma di dialogo tra le persone vicine, la Vergine Maria, i santi e Brigida stessa. Anche i demoni ottengono qualche ruolo dialogante. Si ha pure il racconto di visioni particolari con la Vergine Maria come protagonista. Anche in queste “Revelationes” Brigida è figlia del Trecento. Vi sviluppa infatti i temi devozionali cari alla spiritualità di quel secolo: la devozione al Cristo sofferente, ricordo della Vergine Maria come mediatrice, e dei santi protettori, fiducia nell’angelo custode, fede e accettazione della giustizia di Dio sempre temperata dall’infinita misericordia. Durante un suo pellegrinaggio a Gerusalemme si ammalò, aggravandosi successivamente; tornata a Roma, morì il 23 luglio 1373, assistita dalla figlia Caterina alla quale aveva affidato l’Ordine del Santissimo Salvatore. (O.SS.S).
Fu sepolta inizialmente nella Chiesa di San Lorenzo in Damaso, per essere poi trasferita nel monastero svedese di Vadstena, mentre alcune reliquie sono conservate a Roma, nelle Chiese di San Lorenzo in Panisperna e di San Martino ai Monti.

Ultima annotazione: Brigida nonostante avesse fondato un ordine religioso, con le componenti maschile e femminile unificate nel governo da un’unica Badessa, rimase sempre una laica. E anche nelle “Revelationes” fa sentire il fatto di essere sempre donna, sposa, madre di famiglia. Brigida si sente madre: ha gusti materni, si serve di espressioni e di esempi di sapore materno, la dottrina che espone spesso viene esposta in luce materna. È interessante notare che sia il Signore Gesù, sia la Vergine Maria approvano volentieri questo sentimento naturale di Brigida.

Le “Revelationes” sono giustamente considerate uno dei più importanti apporti alla letteratura svedese medievale. Quest’opera ha guadagnato a Brigida l’appellativo di “veggente” o di “Mistica del nord”. Ed il bene fatto da quest’opera durante i secoli è stato enorme. Solo un esempio: Sant’Alfonso dei Liguori ne “Le Glorie di Maria” si richiama spesso alla dottrina della grande Santa Svedese. Anche questo contribuì alla sua fama in tutta la Chiesa.